Dott. Lino Busato Psicologo e Psicoterapeuta è specialista in Psicoterapia individuale per adulti e adolescenti e in psicoterapia di coppia, depressione, ansia, disturbi del comportamento alimentare, disagio dell'adolescente, consulenze

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Un disturbo alimentare è un grave problema di origine emotiva. le persone con un disturbo alimentare sono ossessionate da quanto pesano e dal cibo. i disturbi alimentari colpiscono principalmente le ragazze e le donne tra i 14 e i 30 anni e in genere iniziano nella prima adolescenza. ciononostante possono colpire chiunque. le persone con disturbi dell'alimentazione credono che saranno migliori se avranno il controllo assoluto sull'ingestione di cibo e sulla dimensione corporea. l'anoressia e la bulimia sono due dei più conosciuti e gravi disturbi alimentari. l'anoressia di solito inizia con una dieta al fine di migliorare la propria immagine. comporta il drastico rifiuto del cibo allo scopo di perseguire un ideale di magrezza irraggiungibile: la persona anoressica non si sente mai magra abbastanza. il corpo, ridotto all'osso, si fa teatro di una sofferenza interiore che le parole non riescono a dire. l'anoressia cela un profondo disagio che si tenta di mettere a tacere attraverso il controllo ossessivo delle calorie e del peso. l'anoressia colpisce duramente il corpo, lo attacca nelle sue funzioni vitali e può condurre a gravissime conseguenze fisiche quali insufficienza renale, osteoporosi, alterazioni cardiovascolari, perdita dei denti e dei capelli. di anoressia si può morire. la anoressia nervosa si sviluppa a partire da una rigida osservanza di una dieta ferrea che comporta la riduzione delle quantità e delle qualità degli alimenti assunti e talora l'abolizione dei pasti. con il progredire della malattia, quando non è più possibile tollerare la fame prolungata, di solito si verificano le prime abbuffate. a questo punto molte persone iniziano ad indursi il vomito, ad assumere farmaci lassativi e/o diuretici oppure ad effettuare lunghe sedute di fitness nel tentativo disperato di continuare a controllare il proprio peso nonostante le abbuffate. un indice di massa corporea inferiore a 17,5 è sicuramente un segno di sottopeso particolarmente sospetto soprattutto se questo non può essere spiegato dalla presenza di malattie di altro genere. la persona che soffre di bulimia ha una bassissima stima di sé che deriva da un profondo vuoto interiore. nel disperato tentativo di riempire questo vuoto è costretta, al di là della sua volontà, ad ingerire enormi quantità di cibo. il senso di colpa che ne deriva, costringe ad escogitare pericolose condotte eliminatorie quali vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici. la bulimia non è chiaramente visibile come l'anoressia, ma ha conseguenze altrettanto devastanti sulla vita e la salute di chi ne soffre. nella bulimia, quella che si instaura con il cibo, è una vera e propria dipendenza paragonabile a quella che lega il tossicodipendente alla droga. la persona che soffre di bulimia nervosa ha un comportamento più impulsivo della persona che soffre di anoressia e, a differenza della anoressica, è estremamente scontenta del suo sintomo che vive come minaccioso rispetto al suo desiderio di magrezza. una ragazza bulimica ha lo stesso desiderio di magrezza di una ragazza anoressica, ma non tollera la disciplina ferrea necessaria a mantenere una alimentazione estremamente ridotta.

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