La depressione tra normalità 
                    e patologia: può essere infatti lutto (normale reazione alla 
                    perdita di una persona cara oppure una grave frustrazione) 
                    o malattia (si differenzia dal lutto soprattutto per durata, 
                    per quantità e per sproporzione rispetto alla causa scatenante). 
                    Il lutto permette, con il suo "lavoro", di sciogliere il legame 
                    con la persona (o ideale) persa, che diventa un dolce ricordo 
                    e permette il recupero di nuovi rapporti affettivi e di nuovi 
                    investimenti nella realtà. Il "lavoro del lutto" coincide 
                    con una depressione, in cui l'oggetto d'amore perduto è tenuto 
                    in vita dentro di noi, ma il principio di realtà prende il 
                    sopravvento e si è di nuovo capaci di guardare avanti. Quando 
                    però i sintomi depressivi non hanno un evento scatenante o 
                    persistono per troppo tempo, c'è perdita di autostima, il 
                    senso del tempo e dello spazio cambia e c'è la percezione 
                    dell'impossibilità di uscire dalla situazione, allora si entra 
                    nella patologia.
                    
                    Sintomi principali del Disturbo Depressivo Maggiore:
                    
                      -  Umore molto depresso per la maggior parte del giorno, 
                        la persona si sente triste e vuota (senso di profondo 
                        abbattimento avvertito come un vero e proprio dolore quasi 
                        insopportabile);
-  Perdita di interesse e del piacere nello svolgere attività 
                        che in passato apparivano gradevoli e che ora risultano 
                        faticose e insopportabili (manca ogni piacere per tutte 
                        le cose che normalmente lo avrebbero determinato);
- Intenso pessimismo (il futuro viene visto come molto 
                        negativo o catastrofico, o senza speranza);
- Intensa auto-svalutazione e/o auto-colpevolizzazione 
                        (ci si sente incapaci e iper-responsabili anche di eventi 
                        negativi su cui non si ha una influenza minima);
- Lentezza nel pensare (indecisione, difficoltà a riflettere 
                        e concentrarsi quasi ogni giorno) e nell’agire;
- Continuo rimuginare sui propri errori, le proprie colpe 
                        o la propria incapacità spesso con presenza di un forte 
                        nervosismo interiore;
- Disturbi del sonno (possono esserci difficoltà ad addormentarsi 
                        la sera e tendenza a dormire molto la mattina) e dell’alimentazione 
                        (diminuzione o aumento dell'appetito quasi ogni giorno 
                        con conseguente alterazione del peso).