Chi soffre di un disturbo
d’ansia tende a vivere quasi costantemente un'apprensione
incontrollabile ed eccessiva. Banali compiti lavorativi o
scolastici, la preparazione di un pranzo o di una cena con
amici, un appuntamento, o l'attesa di un colloquio con un
capo o con un cliente, possono diventare occasioni di intensa
ansia ed preoccupazione, al punto da causare un notevole disagio
personale o una compromissione del proprio funzionamento sociale.
La persona si lamenta soprattutto della persistenza e dell’ingiustificabilità
dello stato di apprensione che non ha nessun motivo apparente.
L'ansia e la preoccupazione si manifestano per lo più
con irrequietezza, senso di allarme costante (nervi a fior
di pelle), facile irritabilità, una sensazione costante
di stanchezza, difficoltà di concentrazione, tensione
muscolare, insonnia o sonno molto disturbato.
Spesso la persona si ritrova a pensare con apprensione (ansia
anticipatoria) ai propri compiti o ad una serie di eventi
o circostanze future percepite come potenzialmente catastrofiche,
oppure viene assalita da pensieri di inadeguatezza o preoccupazione
rispetto al proprio ruolo e alla propria immagine.
Quali sono i sintomi?
L’ansia si manifesta sempre a tre livelli: corporeo,
mentale e del comportamento.
Il corpo manifesta l’ansia con una serie di rispondenti
fisiologici: il cuore batte più veloce, il respiro
è accelerato, la pressione sanguigna sale, i muscoli
si tendono ed iniziano a tremare, si suda freddo e la salivazione
diminuisce. Altri possibili sintomi dello stato ansioso sono:
dolore toracico, senso di oppressione o di vuoto alla testa,
di vertigini, di difficoltà nella digestione e l’insensibilità
degli arti. A livello mentale si ha la sensazione di perdere
il controllo e a volte di impazzire.
Pensieri come “sono disperato”, “devo andarmene
da qui” o “sta per succedere qualcosa di terribile”
sono caratteristici di un forte stato ansioso.
Nel comportamento l’ansia si manifesta attraverso una
forte agitazione con tendenza ad evitare le situazioni ansiogene.
È importante che ciascuno di noi conosca “sia
consapevole” del proprio modo di reagire all’ansia,
solo in questo modo essa risulta più comprensibile
e dunque meno minacciosa.
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